Il Percorso di Cura
Il Percorso di Cura
Il progetto di cura di ogni paziente, pur inserito in una cornice terapeutica ben definita, viene stabilito sulla base di un progetto terapeutico personalizzato (PTI), e viene concordato tra operatori della Comunità, Servizi invianti e paziente. Conseguentemente la Comunità cerca, nei limiti del possibile, di individualizzare gli interventi e di differenziare le risposte del proprio Servizio per meglio andare incontro alle diverse esigenze, tenendo conto delle modificazioni dei bisogni e delle specificità delle persone in difficoltà.
Il percorso si caratterizza per una sua definizione temporale scandita in più fasi, in quanto si ritiene importante inserire l’utente in un progetto che abbia una sua precisa dimensione temporale che testimoni lo scorrere del tempo: presupposto fondamentale per una prospettiva di maturazione e progressiva autonomizzazione.
- Una prima fase dove viene favorito l’inserimento nel gruppo. Pur prevedendo fin da subito un rapporto, seppur in accompagnamento con l’esterno, si tende a favorire il progressivo adeguamento alle regole ed ai ritmi della realtà del gruppo e delle abitudini della Comunità. Le/i pazienti vengono aiutate/i dagli operatori a gestire l’eventuale astinenza e a comprendere al meglio lo strumento di cura. Nei primi due mesi il paziente viene coinvolto nell’obiettivo di giungere ad una valutazione psicodiagnostica obiettiva. Al termine di questa verrà formulato e condiviso il PTI.
- Una seconda fase è volta al raggiungimento degli obiettivi concordati. I punti cardine del progetto terapeutico in questa fase sono:
– l’apprendimento di modalità relazionali più autentiche che si delineano in una traiettoria di naturale contrapposizione a quei modelli sub-culturali e dinamiche interpersonali che hanno concorso e favorito l’instaurarsi di uno stile di vita tossicomanico;
– l’esplicitazione delle risorse individuali;
– la capacità di fare una richiesta di aiuto;
– l’acquisizione di responsabilità.