Regolamento Interno
Norme di convivenza
Le norme di convivenza sono redatte per permettere il mantenimento di un clima di serenità all’interno della comunità terapeutica, nel rispetto sia degli utenti, sia degli operatori. Proprio per questo motivo ogni persona è tenuta a portare rispetto agli altri e a comportarsi in modo coscienzioso, tanto che ognuno verrà considerato pienamente responsabile delle sue azioni per tutta la permanenza in Comunità.
Non è ammessa nessun tipo di violenza fisica o verbale tra gli ospiti, ne verso gli operatori. La trasgressione di tale regola comporta la sospensione immediata del percorso terapeutico dell’ospite. E’ inoltre richiesto agli utenti di avere rispetto delle sensibilità altrui.
Non sono ammessi discorsi che ricordano o ripropongono stili di comportamento tossicomanici senza la presenza di un operatore che possa aiutare gli/le ospiti a dare un significato a tali argomenti.
È assolutamente vietato l’uso e l’introduzione all’interno della comunità di droghe, alcool, farmaci non prescritti, sigarette. Al momento dell’ingresso o qualora gli operatori lo ritengano opportuno verranno svolti controlli, degli effetti personali , in presenza dell’ospite. Talvolta, in condizioni di particolare urgenza, i controlli possono svolgersi anche in assenza dell’utente. Possono essere utilizzati dall’équipe indicatori di uso di sostanze, senza preavviso e qualora lo ritengano necessario, al fine di garantire un ambiente sicuro agli altri ospiti della Comunità.
Poiché la Comunità prevede l’utilizzo di spazi e arredi comuni si è tenuti ad utilizzare questi con particolare rispetto e cura. Colei o colui che si rende responsabile di eventuali danni è tenuta/o a risarcirlo.
La cura personale deve essere adeguata non solo al proprio standard, ma anche al rispetto degli altri con cui si vive, stesso discorso riguarda la cura delle proprie cose e dei propri spazi di vita.
La Comunità si fonda su un chiaro accordo e rapporto tra i vari componenti che la formano, quindi non sono tollerati comportamenti omertosi, tra l’altro poco funzionali al percorso di cura stesso.
Per conoscere tutte le normative ti invitiamo a prendere visione del REGOLAMENTO INTERNO.
Dispositivi del percorso educativo-terapeutico
A ogni paziente sarà affidato, al momento dell’ingresso, un operatore che lo accompagnerà nella formulazione e messa in pratica del proprio progetto educativo di cura, propedeutico a quello del reinserimento socio-lavorativo che si sostanzia nel passaggio negli appartamenti preposti per questa fase clinica, dove sono coinvolti altri due operatori. Per quanto riguarda l’ operatore di riferimento assegnato dall’équipe all’ingresso è diritto di ogni paziente, in caso di difficoltà non sanabili, di chiedere di poter cambiare.
Gli utenti sono tenuti a partecipare ai dispositivi clinici e terapeutici previsti quali la psicoterapia individuale, la psicoterapia di gruppo, il colloquio con gli educatori, la riunione della casa, le riunioni tecniche e delle strutture, le attività del tempo libero, e la gestione della casa, come da accordi presi durante i colloqui di pre-accoglienza. Qualora venisse meno la motivazione ad usufruire di tali opportunità, l’équipe potrà ritenere necessaria la rivalutazione del progetto;
La psicoterapia individuale
La psicoterapia di gruppo
Il colloquio con gli educatori
La riunione della casa
Il briefing quotidiano
Ogni ospite è coinvolto nelle attività pratiche di gestione della struttura, che ricordiamo è il luogo cui si vive, pertanto ognuna/ognuno sarà inserito nella programmazione delle pulizie e dei turni di cucina e dovrà rispettare le regole fornite dal gruppo degli educatori per il buon risultato.
Per conoscere tutte le normative ti invitiamo a prendere visione del REGOLAMENTO INTERNO.